Un gol capolavoro, in rovesciata, di quelli che strappano gli applausi, da vedere e rivedere. Di applausi in effetti ne ha ricevuti tanti il centrocampista Alessandro Frinconi che domenica, entrato l 35′ del secodo tempo ha messo la ciliegina sulla torta di un incontro che ha visto il Matelica imporsi sul Campobasso per 4-0. L’abbraccio dei compagni e la gioia nell’esultare, però, dimostrano che quel gol è valso molto più di una semplice marcatura per lui che ogni mattina si sveglia alle 7 per andare a fare le consegne per il forno di famiglia in cui lavora. “Sono stato molto contento per il gol, anche se poco importante ai fini del risultato che ormai era acquisito. E’ sempre una gioia andare in rete e ricevere l’affetto dei miei compagni è stata la cosa più bella onestamente. L’importante però era vincere la partita e domenica sarebbe stata una bella giornata anche se non fossi riuscito a segnare perchè in questo momento ciò a cui intendo dare la priorità è l’obiettivo comune”.
Nonostante abbia trovato meno spazio quest’anno, senti di privilegiare comunque un discorso di squadra?
“Assolutamente si, quando si è parte di una squadra e di un gruppo non si può ragionare diversamente, secondo me. Sottolineo il discorso di squadra perchè è ciò che penso veramente e perchè tengo tantissimo all’obiettivo che abbiamo, lo sento mio
Sei uno di quelli che si definiscono “uomini da spogliatoio”…
“Sotto questo aspetto mi sento molto protagonista nel senso che all’interno dello spogliatoio sono uno di quelli che scherza e ride con tutti. Sono parte di un gruppo fantastico che si è consolidato nel corso delle settimane. Io mi metto sempre in gioco e umanamente me sento gratificato tantissimo. Spesso ci troviamo anche fuori dal campo, quindi è un rapporto che va oltre l’allenamento. In una squadra penso che sia importante anche questo aspetto. Poi ovviamente il primo pensiero va al campo e cerco di allenarmi sempre con grande impegno. Dispiace non poter giocare sempre, ma mi sento comunque coinvolto al cento per cento dalla realtà in cui gioco”.
Sei al secondo anno in biancorosso. Cosa pensi di aver dato al Matelica e cosa ti sta dando questa esperienza?
“Il Matelica mi ha dato tanto perchè ho la possibilità di mettermi in gioco e di essere parte di un progetto importante aspirando a un obiettivo che da ragazzino ho sempre sognato. Va oltre a quanti minuti si giochi, per questo cerco di farmi trovare sempre pronto. Sono in una società che non ci fa mancare nulla e la possibilità di giocare con compagni di squadra di grande valore, che costituiscono un motivo di crescita anche per me. Cosa abbia dato io al Matelica, magari preferisco che siano gli altri a dirlo. Io posso assicurare di essermi sempre impegnato al massimo e di dare tutto me stesso”.
Per te la giornata inizia prestissimo perchè non giochi solo a calcio, ma lavori al Forno Frinconi, attività della tua famiglia…
“Io ho la fortuna di avere una possibilità lavorativa che mi consente di conciliare gli impegni col calcio. Se avessi un altro lavoro forse non riuscirei a continuare, quello che ho sempre vissuto come un sogno, a questi livelli. Non faccio nulla di straordinario, poi la sera crollo. Diciamo che l’attività familiare che ho mi aiuta anche a tenermi molto con i piedi per terra”.
Quale squadra tifi?
“Il Milan, fin da piccolino”.
Hai qualche gesto scaramantico o che ripeti prima di una partita?
“Non particolarmente. Prima della partita cerco solo di stemperare la tensione trovando la giusta concentrazione, magari scherzando di meno rispetto agli altri giorni di allenamento”.
Delle esperienze vissute finora nella tua carriera calcistica di quali conservi il ricordo più bello?
“Diciamo che questi due anni a Matelica lo sono. Metto insieme anche l’esperienza a Tolentino perchè è stata molto simile. Le persone che ho incontrato, a partire dalla società a chi ti ferma per strada. Sono due anni in cui ho vissuto momenti molto belli. E’ un mondo veramente piacevole da vivere e ci unisco gli anni al Tolentino perchè anche lì ho vissuto un’atmosfera che va oltre i 90 minuti della domenica”.
Domenica la partita con la Vis Pesaro che peso ha?
“E’ una partita importante, anzi importantissima. Sarà una gara durissima, ma dobbiamo fare di tutto per restare dove siamo arrivati fino alla fine. Dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse quella decisiva e in questo senso Agnone è stata utile per comprenderlo a fondo”.