Tornata ad allenarsi regolarmente la S.S.Matelica, dopo la gara di Tim Cup andata in scena domenica scorsa contro il Monza che ha rappresentato anche la prima uscita ufficiale dei biancorossi che hanno ceduto di misura al Brianteo, è mister Tiozzo a fare il punto della situazione: “Ho visto una squadra che ha fatto la sua parte nonostante i pochi giorni di preparazione sulle gambe. Ci eravamo posti l’obiettivo di tenere in bilico il risultato fino alla fine e ce l’abbiamo fatta sfiorando anche il gol proprio nei minuti finali. Dobbiamo ancora lavorare tanto chiaramente – continua il tecnico biancorosso – però diciamo che i primi spunti sono stati positivi per quel che potevamo fare”. Una squadra, del resto, tutta nuova che ha bisogno del suo naturale rodaggio per trovare i giusti ingranaggi e meccanismi di gioco: “Abbiamo cambiato l’80 per cento della rosa, siamo giovani e ci sta che dobbiamo lavorare su tanti aspetti. Il Monza non ha cambiato nulla a parte Barba il giocatore che ci ha segnato, per cui loro giocano a occhi chiusi mentre noi dobbiamo ancora ingranare. Nonostante non fosse obbligatorio per noi squadre di serie D, giocare con 4 under in questa competizione, noi abbiamo giocato con quattro giovani e poi addirittura in cinque”. Si torna al lavoro, dunque, dopo la prima uscita ufficiale stagionale e l’unico pensiero è il lavoro sul campo dal momento che il ritiro continuerà ancora per diversi giorni. Su cosa focalizzare il lavoro: “Diciamo che i primi giorni sono serviti anche per conoscerci, ora chiedo uno scatto in più di fare un passo in avanti. Parlare di ritmo è prematuro rispetto a quello che piace a me, ma intanto abbiamo assimilato delle idee che potranno concretizzarsi solo attraverso il lavoro”. Quanto alle prime ipotesi di girone che vedrebbero la S.S.Matelica inserita col Cesena o col Bari, mister Tiozzo afferma: “Comunque vada saremo con una nobile decaduta. Penso che non debba impensierirci questo, nel senso che al di là di loro ci sono comunque squadre che hanno costruito organici importanti, basta guardare ai nomi. Io penso che per determinare la nostra stagione tutto dipenderà da noi: dal lavoro e dell’abnegazione che impiegheremo, credo che sia tutto nelle nostre mani”.