Non vede l’ora di tornare sul rettangolo verde, Mister Colavitto, a respirare l’adrenalina che solo il campo sa regalare quando si prepara il campionato che verrà.
L’ultimo anno, che ha regalato una grande gioia al Matelica, coronando il sogno del Professionismo e proiettando la Società del Patron Mauro Canil meritatamente il Lega Pro, si è però interrotto bruscamente, con il COVID che ha impedito ai biancorossi di festeggiare sul campo i frutti di tanti mesi di sacrifici ed impegno.
Mentre si gode gli ultimi scampoli di relax, impegnato nella realizzazione della conserva di pomodoro per le provviste invernali, tradizione estiva di un’Italia verace, abbiamo interrotto il suo riposo per una breve chiacchierata sul momento in cui, finalmente, tra qualche giorno, riattaccherà la spina per una nuova stagione agonistica.
La prima da professionista in panchina, mentre invece da giocatore il tecnico campano aveva già incrociato il suo destino con la Serie C, militando nelle fila di Torres, Juve Stabia, Lanciano, Avellino e Sora.
“Sicuramente la prossima avrà un sapore particolare – ha dichiarato il tecnico – visto che va a coronare un bel percorso di tanti anni in cui ho allenato con grande entusiasmo nei Dilettanti. Un’esperienza importante di una strada in continuo divenire che spero partirà con il piede giusto, sulla scorta di ciò che era stato intrapreso nei mesi scorsi. Durante il lockdown, grazie ai corsi dell’Aiac, di cui sono membro, ho potuto aggiornarmi ed imparare tantissimo, grazie ai diversi webinar che avevamo a disposizione. Sono dell’opinione che non si finisce mai di formarsi ed aggiornarsi, per cui ho utilizzato costruttivamente il tempo puntando a rubare qualche segreto ai colleghi più esperti, a conoscere cose nuove e a cercare di migliorare sempre”.
“Ringrazio enormemente il Matelica e la sua proprietà per avermi dato e rinnovato la fiducia. Il lavoro non mi spaventa – ha proseguito Colavitto – e posso promettere fin da ora che dal primo all’ultimo secondo darò non il cento ma il mille per cento. Purtroppo a volte i risultati non dipendono solo dal lavoro, ma l’impegno e la volontà di far bene di certo non mancheranno mai. Sono felice della crescita e del potenziamento che ho visto intraprendere anche dalla Società, che dentro e fuori dal campo sta introducendo meccanismi e pedine importanti per approcciare al meglio la nuova realtà professionistica, che presenta specificità e richieste molto diverse dal mondo dilettantistico. Conosco ormai abbastanza bene l’ambiente biancorosso ed è fuori di dubbio che anche nei prossimi mesi si cercherà di fare le cose con un certo stile, con la giusta umiltà ma anche con la volontà di ben figurare”.
In questa stagione il tecnico originario di Pozzuoli ma lancianese d’adozione avrà al suo fianco due vecchie conoscenze.
Oltre al DS Francesco Micciola (“Ho grande stima di lui, si sta muovendo bene, ci sentiamo e aggiorniamo continuamente”), è arrivato negli scorsi giorni a completare il suo staff anche Marco Noviello, che ricoprirà la carica di vice-allenatore.
“Siamo amici di vecchia data – ha concluso Colavitto – ed oltre alle sue indubbie doti tecniche, ciò che conta per me è avere al mio fianco una persona di fiducia e di alti valori umani come è Marco. Settimana prossima finalmente ci ritroveremo a misurarci in campo e sarà un bel momento tornare a fare sul serio ed intraprendere una nuova avventura con i ragazzi. La società sta operando bene, andando ad inserire su un gruppo rodato quegli elementi di categoria che sicuramente sapranno alzare il livello. Sono fiducioso e non vedo l’ora di iniziare”.
(foto Cristian Ballarini, riproduzione riservata)