Che emozione è stata entrare al Nereo Rocco?
Un’emozione indescrivibile. Uno stadio che si è dimostrato addirittura al di sopra delle nostre aspettative, basti pensare che abbiamo impiegato qualche minuto a capire se il manto erboso fosse vero o sintetico! Un piccolo segnale dell’estrema qualità che abbiamo potuto ammirare in ogni dettaglio. Colgo l’occasione per ringraziare la Triestina per la splendida accoglienza e l’estrema disponibilità e sportività che ci hanno dimostrato.
Aveva parlato con i ragazzi prima dell’esordio?
Sabato mattina ho voluto riunire la squadra per spiegare ai ragazzi con quale criterio sono stati scelti. Al Matelica abbiamo voluto una squadra giovane, con tanti elementi che avessero voglia di emergere e mettersi in mostra. Quelli che erano già con noi lo scorso anno, e sono contento della loro riconferma, conoscevano già la nostra filosofia. I nuovi mi sembra che abbiano recepito immediatamente il messaggio e il risultato si è visto in campo. Dopo questo bellissimo exploit, però, le parole d’ordine saranno umiltà e rispetto. La vittoria di ieri è stata l’ennesima dimostrazione che nel calcio non esiste nulla di scontato. Abbiamo dimostrato come, quando si gioca con il giusto atteggiamento e la giusta determinazione, si possono ottenere grandi cose. La squadra dovrà sempre dare il massimo.
Come ha visto la squadra?
Sinceramente mi aspettavo una squadra più timorosa, anche visto il palcoscenico. Invece i ragazzi hanno dimostrato subito il giusto atteggiamento e, con un approccio alla gara assolutamente propositivo, ci hanno regalato questa immensa soddisfazione.
Sabato a Macerata arriverà un’altra corazzata come la Feralpisalò. Come la affronteranno?
Purtroppo non potrò essere presente per via di un impegno in Veneto. I ragazzi dovranno mostrare lo stesso approccio con il quale hanno affrontato la Triestina, fatto di umiltà, dedizione e impegno. La Feralpi è una squadra blasonata, grande conoscitrice della categoria. Non sarà una passeggiata, ma ovviamente speriamo di portare a casa un risultato positivo.
Che annata si aspetta, vista anche l’emergenza Coronavirus che sta molto condizionando questo momento?
Speriamo di non assistere ad una seconda ondata di questa terribile pandemia perché altrimenti non solo a livello sportivo, ma soprattutto economico, la nostra Italia si troverebbe veramente in ginocchio. Detto questo, mi sono chiesto più volte come mai ci fossero tante differenze tra protocolli di vari sport, o, all’interno del calcio, tra professionisti e dilettanti. Comunque noi abbiamo rispettato alla lettera tutte le regole per garantire la salute e la sicurezza di tutti i nostri atleti. A livello di risultati è invece presto per fare una previsione. Mi auguro che i ragazzi disputino un buon campionato e continuino ad entrare in campo con lo spirito con cui li abbiamo visti ieri, forti delle loro armi e con il giusto atteggiamento.