Conosciamo il nostro avversario: il Modena e il “Braglia”

Lo stadio, inaugurato l’11 ottobre 1936 in occasione di Modena-Cremonese ed intitolato all’ex giocatore Cesare Marzari, nel dopoguerra assunse l’attuale denominazione di Stadio “Alberto Braglia”, in omaggio al ginnasta modenese vincitore di 3 ori olimpici (Atene 1906, Londra 1908, Stoccolma 1912).

Nel nuovo millennio la struttura è stata al centro di importanti lavori di ristrutturazione, effettuati in quattro diverse fasi, che hanno consentito di portare la capienza dell’impianto a 17.000 posti nella stagione 2002/2003, a 20.507 nel campionato 2003/2004, fino ad arrivare all’attuale capienza di 21.151 nel Novembre del 2007.

Trasferta difficile al cospetto dell’ambizioso squadra di Mister Michele Mignani che può contare su una rosa di tutto rispetto.

A difendere i pali gialloblù ci sono le garanzie chiamate Riccardo Gagno (arrivato in estate dalla Ternana) e Antonio Narciso, oltre al giovane scuola Roma Andrea Chiossi.

In difesa spazio all’esperienza dei confermati Giovanni Zaro ed Andrea Ingegneri ai quali si sono aggiunti Antonio Pergreffi dal Piacenza ed Ivan De Santis in prestito dalla Virtus Entella. A rimpinguare la batteria di esterni bassi composta da Mickael Varutti e Alessandro Mattioli, in estate è stato chiamato a vestire la casacca gialloblù il terzino sinistro ex Carrarese Daniele Mignanelli.

Con capitan Guido Davì compongono la zona nevralgica i mediani Fabio Gerli ex Siena, Riliwan Mario Rabiu, i centrali Luca Castiglia e Mario Francesco Prezioso prelevati a titolo temporaneo rispettivamente da Salernitana e Napoli, Mattia Muroni ed Enrico Bearzotti. Sulla trequarti, oltre a Felipe Sodinha, calciatore che non ha bisogno di presentazioni, dal mercato di gennaio è arrivato dal Piacenza Mattia Corradi.

Dalla stessa sessione di mercato è tornato sotto la Ghirlandina l’attaccante Davide Luppi, assieme all’ala sinistra di proprietà del Sassuolo Nicholas Pierini. Questi si va ad aggiungere alle punte Stefano Scappini (ex Reggiana), Gaetano Monachello (ex Venezia), Alberto Spagnoli e Tiziano Tulissi.

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