Tra i protagonisti della positivissima stagione biancorossa sicuramente c’è il difensore esterno classe 2000 Alessandro Di Renzo, che gara dopo gara, nonostante la giovane età, ha sempre combattuto duelli importanti contro alcuni dei migliori giocatori di categoria, facendo sempre la sua parte.
Con il Fano non è arrivata la vittoria, ma il Matelica ha incamerato comunque un punto fondamentale, il punto che vuol dire playoff aritmetici per la matricola terribile marchigiana, che ora guardano tutti con ammirazione e rispetto.
“Sapevamo che il Fano fosse una squadra molto dura da affrontare, In questo momento tutti hanno bisogno di punti per centrare i propri obiettivi, ancora a maggiore ragione chi si trova in lotta per la salvezza. Aver conquistato i playoff è stata una gioia immensa. A inizio campionato nessuno credeva in noi, ci davano tutti per spacciati. Essere arrivati a questo traguardo va oltre ogni più rosea aspettativa”.
Partita dopo partita, grazie anche ad alcuni risultati importanti, tutta la squadra è cresciuta in consapevolezza e autostima.
“Sicuramente la Serie C è un campionato molto organizzato e professionale, nulla viene lasciato al caso. Il livello è molto alto. Tutte le squadre sono attrezzate, hanno giocatori di valore ed esperienza e preparano maniacalmente la partita. Bisogna essere sempre concentrati, non si può sottovalutare nulla. A livello personale con umiltà ho sempre dato il massimo per fare la mia parte e credo che fino a ora me la sono cavata. Sia mentalmente che tecnicamente credo di aver fatto dei miglioramenti, soprattutto a livello di concentrazione e intensità”.
L’ultima trasferta, come la prima a Trieste, vedrà il Matelica impegnato in un altro stadio storico del calcio italiano, il Curi di Perugia, contro il Grifone in lotta per salire in Serie B direttamente dopo aver recuperato punti ed aver appaiato in testa alla classifica il Padova.
Sarà sicuramente una gara difficile. Gli umbri sono in forte crescita ed hanno davanti a loro un obiettivo prestigioso. Noi, forti delle nostre qualità, ci faremo trovare pronti e proveremo a dire la nostra.
Foto: Gianmaria Matteucci