A parlare della propria esperienza in biancorosso sono oggi l’attaccante 2004 Luca Rossetti e il difensore centrale pari-età Santiago Molinari, entrambi dell’Under 17.
Di dove sei? Da quanto tempo sei al Matelica?
Rossetti: Sono di Moie. Questo è il mio primo anno al Matelica. Nella scorsa stagione militavo nel Fano, in precedenza al Moie.
Molinari: Sono di Santa Maria Nuova, vicino Jesi. Anche per me è il primo anno, in precedenza giocavo nella Junior Jesina e prima ancora nella Labor.
Che scuola frequenti? Come vieni agli allenamenti?
Rossetti: Frequento Ragioneria a Jesi. Agli allenamenti vengo in auto.
Molinari: Fino a febbraio frequentavo Agraria a Fabriano ed ero in convitto. Vengo in treno.
Come stai vivendo questa esperienza? Quanto ha inciso il Covid in stagione?
Rossetti: Per me è la seconda esperienza in un campionato nazionale. Il livello si è confermato alto. Sono contento di essermi trovato comunque bene in un nuovo gruppo e in un nuovo ambiente. Il Covid ha inciso molto, ma speriamo che ora il momento più critico e difficile sia alle spalle.
Molinari: Per me è il primo anno nei Nazionali. Confrontarsi con giocatori di livello più alto è molto motivante. L’impegno ne guadagna. Il Covid ci ha tenuti lontani dalle partite per mesi, ma ora per fortuna il nostro campionato è ripreso e possiamo tornare a fare ciò che ci piace di più.
Come ti trovi con il mister?
Rossetti: Con mister Possanzini mi trovo bene. All’inizio ho faticato un po’ ad entrare nei suoi meccanismi di gioco, ma mi piace il suo modo di allenare. E’ un tecnico a cui non interessa tanto il risultato, quanto far migliorare e crescere i ragazzi.
Molinari: Il rapporto è buono e cerco di fare tesoro dei suoi insegnamenti. Il mister ha un carattere tosto ed esigente che sprona sempre ognuno di noi a dare di più e a fare il massimo.
Quale è il tuo preferito tra i ragazzi di Colavitto e il tuo idolo sportivo? Per che squadra tifi? Hai un sogno nel cassetto?
Rossetti: Ammiro il modo di giocare di Volpicelli. Tifo per la Juventus e come riferimenti a livello di ruolo ho Higuain ed Icardi. Sogno di fare il calciatore professionista, ma non mi dispiacerebbe la carriera da imprenditore, sempre nell’ambito sportivo.
Molinari: Il mio preferito tra i ragazzi di mister Colavitto è Bordo, ex Jesina che ci fece sognare nell’anno in cui abbiamo sfiorato i play-off. Tifo per il Milan ed, essendo nato in Uruguay, tra i difensori del passato ho un debole per Paolo Montero. Nel calcio moderno invece i miei punti di riferimento per il mio ruolo sono Ramos o Dias. Anche io vorrei tentare di fare del calcio il mio lavoro, oppure rimanere in questo ambiente con una professione attinente.