Emilio Volpicelli, miglior realizzatore del Matelica con le sue quindici reti complessive, ripercorre le tappe più belle del percorso che ha portato i biancorossi, alla prima esperienza in Serie C, a giocarsi la cadetteria accedendo alla prima fase dei playoff nazionali.
“E’ stata senza dubbio – ha dichiarato l’attaccante partenopeo – la mia migliore stagione tra i professionisti. Questo grazie alla fiducia della Società, del Direttore e del mister che mi hanno fatto sempre sentire importante, trasmettendomi le giuste motivazioni. Con tutti i compagni mi sono trovato bene sin da subito, specie con quelli di reparto. L’intesa che si è creata e il tipo di gioco proposto dal mister ci hanno permesso di segnare tanti gol e di divertirci. Non potrò mai dimenticare la vittoria con il Padova capolista: anche se in quella occasione non ho segnato, resta la nostra migliore prestazione. Il mio gol più bello? A pari merito l’ultimo a Meda, la punizione con il Perugia, il tiro sotto l’incrocio a Modena”.
Un Matelica partito a fari spenti e che invece settimana dopo settimana ha saputo prima stupire e poi convincere anche i più scettici.
“Abbiamo fatto un bellissimo percorso. Al mio arrivo – ha proseguito il classe 1992 – avevo buone sensazioni a livello personale, ma nessuno avrebbe scommesso su di noi. Avevamo un calendario molto difficile. Le prime tre partite con Triestina, FeralpiSalò e SudTirol, contro le quali abbiamo conquistato sette punti su nove disponibili, ci hanno dato un entusiasmo pazzesco. Quello è stato il primo segnale che ci ha fatto capire che potevamo provare a dire la nostra ovunque”.
Un Matelica che ha fatto sua questa filosofia fino alla fine: il doppio confronto con il Renate, seppure con la rosa falcidiata dal virus, ha dimostrato ancora una volta che i biancorossi sono scesi su ogni campo versando fino all’ultima goccia di sudore.
“Ci dispiace molto – ha concluso Volpicelli – perché tenevamo tanto a dare questa ulteriore soddisfazione alla Società. In condizioni normali e con la rosa al completo poteva succedere qualsiasi cosa. Abbiamo comunque dato tutto e ripensarci fa male ancora adesso. Il virus purtroppo ci ha colpito sul più bello, ma non potrà mai cancellare il bellissimo sogno che abbiamo vissuto”.
foto Gianmaria Matteucci