Compleanno speciale, ieri, per Marco Stopponi, Socio e consigliere di amministrazione del Matelica Calcio e Segretario del Settore Giovanile.
“Una stagione veramente da incorniciare, speciale sotto tutti gli aspetti. Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria – ha dichiarato Stopponi – abbiamo avuto il privilegio e la fortuna di vivere delle emozioni straordinarie. Io, che ho avuto la possibilità di assistere alle gare interne allo stadio, toccando più da vicino la realtà di una categoria prestigiosa come la Lega Pro, non posso che ringraziare squadra, staff e Società per quello che hanno fatto”.
“La vittoria interna con il Padova capolista – ha proseguito – con la squadra che correva a tremila, è stata l’apoteosi. Il gol più bello? Quello di Calcagni nel primo turno play-off con la Samb. Ho sempre ammirato i centrocampisti di corsa come lui. Sono contento che in un momento importante sia arrivata la ciliegina di questa rete, a lungo cercata e meritatissima. Quello di Balestrero a Cesena è di un’altra categoria. Resterà una clip in memoria che ogni tanto riguarderemo per ricordare cosa abbiamo fatto. Potere del calcio: dalla disperazione alla gioia totale in un attimo. Siamo stati fortunati a vivere sulla nostra pelle un momento così”.
Momenti importanti e formativi, non solo in campo, ma anche dietro la scrivania.
“Per carattere e per lavoro sono l’uomo dei numeri. Una delle soddisfazioni più grandi è stata vedere il Matelica dotarsi di una macchina organizzativa perfetta. Tutti gli ingranaggi hanno funzionato alla perfezione. Pur con le immense difficoltà dovute all’emergenza, abbiamo sempre dato ai ragazzi la possibilità di allenarsi e di vivere gli impianti. Il grande merito va a tutte quelle figure che ogni giorno sono in prima linea sul campo a far girare la struttura e a risolvere tutte le esigenze”.
“Le grandi emozioni che per tutta la stagione i ragazzi ci hanno donato sono il più bel regalo per il mio compleanno. Fino allo sfortunato epilogo di Meda, hanno dimostrato di essersi legati alla maglia in maniera viscerale, onorandola in ogni occasione. Come facevo sempre allo stadio – ha concluso Stopponi – ogni tanto in casa farò girare la mia sciarpetta biancorossa, in ricordo dei momenti bellissimi che abbiamo vissuto”.