Continua il lavoro della prima squadra della S.S.Matelica insieme a mister Mecomonaco e il suo staff tecnico che approfitterà della pausa natalizia per programmare allenamenti e impegni atletici senza scadenze scandagliate dal calendario delle gare di campionato. Un Matelica sereno e desideroso di tornare ad allenarsi è quello che si è presentato ieri al Comunale, al ritorno dai tre giorni concenssi dal tecnico biancorosso per staccare la spina, dopo l’ultimo periodo di cambiamento in casa biancossi tra partenze, arrivi e partite giocate senza sosta. “Questa pausa ci voleva proprio ed è arrivata al momento più giusto per noi – spiega l’allenatore Antonio Mecomonaco – Auspico che porti qualcosa di buono, ma sono molto fiducioso in questo senso. Eravamo arrivati a Natale un po’ stanchi sotto tutti i punti i vista e ogni tanto fermarsi per ricare le pile serve. Ora dobbiamo solo guardare avanti, cercando di riprendere il lavoro nel modo migliore possibile e aggregare i nuovi arrivati, focalizzandoci sull’aspetto tattico soprattutto”.
Cosa serve al Matelica in questo momento?
“Ci serve serenità, la tranquillità persa negli ultimi tempi a nche a causa di un paio di battute d’arresto inaspettate e lavorare. I ragazzi sono tornati carichi e con la voglia di farlo: questo è l’importante. Non abbiamo più alibi, il campionato è ancora lungo e io sono fiducioso nel fatto che abbiamo i mezzi per poterlo affrontare al meglio. Il gruppo è forte e lo abbiamo dimostrato più volte”.
Qualche rammarico?
“Solo per i risultati ottenuti con le due romagnole prima della sosta. Erano alla nostra portata e sicuramente anche quelli hanno influito a creare stanchezza, dal punto di vista mentale, uniti ad altri aspetti. Quando ci sono cambiamenti capita che tutt ne risentano, ma abbiamo sempre ragionato, con la società, per il bene della squadra e in base alle esigenze del campionato”.
Che aria si respira in questi giorni?
“Mancava un po’ questa leggerezza. C’è voglia di ricominciare e di farlo bene. Anche i nuovi andranno inseriti gradualmente, ma sono giocatori senza dubbio importanti che possono dare una grande mano: l’importante è farlo tutti insieme”.
Cosa fare dunque in questo periodo di stop dal calcio giocato?
“La promessa che posso fare è che mi impegnerò e lavoreremo tanto per il meglio: i conti poi li faremo alla fine, ma dobbiamo essere positivi e guardare avanti con l’atteggiamento più giusto. Sono convinto che possiamo farcela”.