SETTORE GIOVANILE – L’istruttrice Zacconi: “Che emozione vedere i piccoli in campo!”

 

Una domenica intensa e di grandi emozioni quella appena trascorsa quando è ufficialmente iniziata la stagione dei Piccoli Amici 2011-2012 che per la prima volta hanno vestito la maglia della S.S.Matelica. E’ stato un esordio anche per l’istruttrice Agnese Zacconi, arrivata la scorsa estate in biancorosso proprio alla guida della squadra. “E’ stato tutti bellissimo – confida – ho ricevuto dei messaggi da alcuni genitori che mi mostravano la grande emozione dei bambini che alle 13 erano già pronti per il campo dove l’orario del ritrovo era alle 14.30. I piccoli non vedevano l’ora di indossare la maglia da gioco tant’è che durante tutta la settimana mi hanno chiesto se potevano tenerla anche dopo. Ciò che più mi è piaciuto poi è vedere nei fatti l’espressione dei valori per cui abbiamo lavorato in questi mesi in palestra: educazione, rispetto delle regole, rispetto dei compagni e degli avversari nonchè voglia di divertirsi”. Trovare un’istruttrice donna non è così diffuso, specie se si tratta di una ragazza che deve compiere 27 anni e ha già diverse esperienze alle spalle.

Come nasce la tua passione?

“Fin da piccolina andavo a vedere le partite con papà quindi credo che già lì sia partito tutto. Il mio amore è per lo sport in generale, tant’è che ho fatto l’istruttrice anche per una squadra di basket, ma nel calcio c’è maggiore trasporto e coinvolgimento”.

Avevi pensato di fare l’istruttrice?

“Dal mio percorso scolastico, visto che sono laureta in Scienze Motorie, è nato il mio lavoro. Con i piccolini mi sento proprio a mio agio, lo vedo proprio il mio ambiente naturale. Loro ti danno il cuore e sei molto altro che una semplice allenatrice anche perchè a me interessano sì l’attività motoria, ma soprattutto insegnare le regole, il rispetto e che si divertano”

Ecco come si struttura il lavoro dell’attività di base, visto che le “gare” iniziano a marzo?

“Esatto, sono dei concentramenti in cui si gioca con altre squadre, ma non delle vere e proprie partite. Nella prima parte della stagione ci alleniamo in palestra e per me è fondamentale che i bimbi si avvicinino allo sport e al movimento soprattutto in questo periodo in cui purtroppo spesso si parla d’inattività o scarsa coordinazione dei bambini. Quindi in primis il loro divertimento ed educarli allo sport e alla vita di tutti i giorni conseguentemente. Poi se sceglieranno il calcio ne sarò felicissima ma l’importante è che capiscano quanto lo sport può dare loro. Sotto tanti punti di vista: sociale, scuola, salute”.

Il tuo rapporto con gli altri allenatori?

“Di grande confronto. Sono arrivata durante l’estate e ho risposto subito positivamente alla chiamata di Alberto Virgili con cui avevo avuto modo di collaborare per dei corsi del Coni e lavorare con lui è estremamente stimolante perchè chiede ai suoi collaboratori di migliorarsi continuamente. Facciamo anche delle riunioni con tutta la squadra di tecnici del settore giovanile e c’è grande competenza e voglia di fare”.

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