Il Matelica apre la stagione

 

Conferenza stampa di presentazione della prossima stagione in casa Matelica. Tifosi, giornalisti, dirigenti e simpatizzanti si sono ritrovati al Giovanni Paolo II per ascoltare le prime parole del presidente Mauro Canil, del ds Francesco Micciola e dell’allenatore appena arrivato Pier Francesco Battistini. Con loro anche il direttore tecnico Alberto Virgili, la direttrice generale Roberta Nocelli e il responsabile dell’area scouting (anche lui appena arrivato) Stefano Serangeli.

A parlare per primo è Mauro Canil a proposito della prima squadra: «Abbiamo fatto un anno veramente importante tutti l’abbiamo visto, le promesse che facciamo cerchiamo di mantenerle. Una stagione che non dimenticherò mai. Quest’annata che viene deve essere lo stesso. Battistini ci ha detto che farà meglio, noi siamo abituati a migliorarci quindi ben venga. Per quanto riguarda la squadra devo dire che alcuni hanno fatto scelte diverse e le rispettiamo, altri invece hanno deciso di rimanere. Micciola è uno di questi e sono sicuro che farà una rosa competitiva».
Il presidente prosegue parlando del settore giovanile: «Matelica è una città piccola, abbiamo dei difetti, ma anche molti pregi sia come città che come società. Facciamo degli errori, ma ogni anno cerchiamo di fare meglio e cose nuove. Attraverso Virgili stiamo infatti inserendo delle novità per il settore giovanile, già il lavoro fatto in questo anno è ottimo, però come detto vogliamo migliorare. L’arrivo di Serangeli va in questa direzione perché può aiutarci a portare a Matelica giovani interessanti del territorio da cui attingere anche per la prima squadra. Un aiuto che va anche nella direzione della Fabiani che l’anno prossimo si appresta a fare di nuovo la Prima Categoria. C’è la disponibilità anche di poter prendere in mano la terza categoria che io ho fondato, qualcuno me l’ha portata via, ma io sono disponibile a riprenderla sempre. Devo ringraziare poi la squadra dei dirigenti, decine di persone che volontariamente ci danno una mano per mandare avanti il settore giovanile cercando di far crescere bene i nostri ragazzi tenendoli lontani dalle distrazioni negative.  Non nego che ho un progetto importante a livello provinciale, so che probabilmente è impossibile farlo per tanti problemi esterni che non dipendono da noi, però è un sogno che voglio portare avanti. Purtroppo però quando si tratta di mettere in campo delle responsabilità ci si trova sempre da soli».

Canil insiste sul progetto provinciale: «Se devo trovare un centro al cerchio da disegnare al progetto lo metterei a Macerata. Parliamo di numeri importanti, su tutti questi ragazzi del territorio non c’è ne sono 10 che possono giocare in Serie D o C o anche sopra? Invece ognuno pensa al proprio orticello e nessuno fa squadra da questo punto di vista. Serve collaborazione per il libero scambio dei ragazzi, mettere insieme quelli più bravi per fare cose importanti a livello agonistico. Quando si parla di queste cose ognuno pensa che lo si fa per interessi strani, invece non è così. In più se ne parla sempre a fine campionato, quindi troppo tardi».
Presenti in sala anche gli assessori comunali Ciccardini e Falzetti, entrambi ringraziati dal patron biancorosso: «Il Matelica come società non ha bisogno di niente. Solo di vicinanza e di una pacca sulle spalle da parte dell’amministrazione. Il lavoro che facciamo qua per la nostra città è qualcosa di veramente importante, mai riconosciuto dall’amministrazione precedente».
A seguire parola al direttore sportivo, il più impegnato in questi giorni per la costruzione della nuova rosa. «Canil mi ha chiesto di costruire una squadra competitiva. Siamo partiti da Battistini, perché mi ha fatto scattare la scintilla. Ha voglia, passione e preparazione. Due anni fa con L’Aquila ha fatto un grosso lavoro con grossi problemi societari dietro. Lo volevamo perché può trasmettere qualcosa di positivo».
Finalmente la parola a Battistini, molto emozionato per queste prime frasi in biancorosso. «E’ la conferenza stampa di presentazione più partecipata che ho mai fatto. Qua il calcio è una questione culturale non solo sportiva. C’è senso di appartenenza molto forte, sono spiazzato da questo mix di passione e serietà. Prometto di dare il massimo, ho apprezzato molto lavoro di Micciola dello scorso anno e lo ringrazio per avermi chiamato. Ora siamo al lavoro per cercare giocatori che rispondano alle nostre esigenze».
Tornando al settore giovanile, si parla di futuro con Alberto Virgili. Il direttore sta procedendo alle conferme e ai nuovi arrivi nella squadra dei tecnici. «Credo il Matelica sia in credito con i servizi che dà a questo paese a livello di settore giovanile. È un valore aggiunto raggiungere questi livelli, però è una cosa che forse va modificata, le aspettative crescono e sfido chiunque a trovare una realtà come questa. Stiamo confermando diversi tecnici, ma ci saranno anche diverse novità per migliorare il percorso intrapreso. Cerchiamo di trasmettere ai ragazzi i giusti input dal punto di vista emotivo e cognitivo».
In conclusione parola all’altro nuovo arrivato, ovvero Stefano Serangeli: «Volevo prendermi del tempo per stare con la mia famiglia nei prossimi mesi, ma Alberto Virgili mi ha fatto una proposta talmente stimolante che non ho potuto dire di no. Ho trovato un settore giovanile organizzato e a ottimo livello per cui il lavoro che dovrò fare è già facilitato da questo. Dobbiamo lavorare sulla qualità, vedere arrivare un ragazzo e portarlo in prima squadra è l’obiettivo principale da portare avanti».

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