I protagonisti di oggi militano entrambi in U17 e sono Riccardo “George” Giorgetti, attaccante classe 2004 e Francesco Minnozzi, centrocampista anche lui del 2004.
Da quanto tempo sei al Matelica?
Giorgetti: Questa è la mia terza stagione, in precedenza ho giocato con il Castelraimondo, la squadra del mio paese.
Minnozzi: Per me è il quinto anno. Sono di Camerino e anche io ho mosso i primi passi nella squadra del mio paese.
Come stai vivendo questa esperienza? Che scuola frequenti?
Giorgetti: Di sicuro un’esperienza unica. Il campionato nazionale ha un livello alto ed è molto impegnativo, ma ci sprona anche a dare il massimo ed impegnarci a fondo in ogni seduta. Sono al terzo anno all’Istituto Tecnico di San Severino, indirizzo grafico e vado molto bene a scuola. Ho la media dell’otto.
Minnozzi: Il campionato nazionale è sicuramente un’esperienza che conterà molto per la nostra maturazione. Dobbiamo sfruttarla al massimo per migliorare, crescere e creare un bel gruppo. Sono al terzo anno del Liceo Scientifico a Camerino e il mio profitto è buono.
Quanto è dura allenarsi senza giocare?
Giorgetti: E’ dura, manca la verifica del lavoro fatto in settimana. Siamo comunque fortunati e grati per il fatto di poterci allenare, ma certo la mancanza del confronto con le altre realtà si fa sentire. La gara è utile per capire il proprio livello e provare ad alzarlo.
Minnozzi: Come dice sempre il mister, la partita è l’allenamento più grande. Comunque in ogni seduta cerchiamo sempre di dare il massimo per migliorare e divertirci. Di certo il momento è difficile, ma abbiamo sempre la speranza di poter riprendere e di riuscire tra qualche tempo a tradurre in campo ciò che abbiamo provato ed appreso in questi mesi.
Come ti trovi con il mister? Che obiettivo ti sei dato, personale e di squadra?
Giorgetti: Con Mister Possanzini ho instaurato subito un rapporto buonissimo. All’inizio i concetti che spiegava mi sembravano difficili, ma è stato in grado di saperceli non solo trasmettere, ma anche far apprezzare. E’ uno dei tecnici migliori che abbia mai avuto. Ti sprona sempre a dare il massimo. L’obiettivo personale è cercare di migliorare il dettaglio che fa la differenza. A livello di squadra quello di esprimere un buon gioco e cercare di vincere più gare possibile.
Minnozzi: Sin da subito il rapporto con mister Possanzini è stato buono. In lui apprezzo molto la cura del dettaglio e la capacità di farci apprendere concetti fondamentali per la nostra crescita. L’obiettivo personale è migliorare il mio modo di giocare e imparare a curare ogni aspetto del gioco. Come squadra la speranza è arrivare ai playoff.
Chi ammiri in prima squadra? Per che squadra tifi? Il tuo sogno nel cassetto?
Giorgetti: Seguo la prima squadra e con particolare attenzione Leonetti ed il tridente d’attacco,che, specie nell’ultimo periodo, si è imposto a suon di gol. Ammiro molto capitan De Santis per il suo comportamento e atteggiamento sia in gara che in allenamento. Tifo Juventus, il mio idolo è Dybala e anche io vorrei farmi strada nel calcio professionistico.
Minnozzi: Seguo sempre la squadra di mister Colavitto e osservo molto per temperamento e modo di giocare il vice capitano Bordo. Il mio idolo è Messi, sogno un giorno di poter scendere in campo con lui. Faccio il tifo per l’Inter e mi piacerebbe un giorno vestirne la maglia.