Intervenuto in una nota trasmissione televisiva regionale domenica sera il Direttore Tecnico del Settore Giovanile del Matelica Alberto Virgili ha parlato anche del particolare momento che il vivaio biancorosso sta attraversando.
“Non ci siamo fatti cogliere impreparati dall’approdo nei Pro. A prepararsi dopo si corre di più e si arriva male, secondo il mio parere. Perciò negli ultimi anni – ha commentato soddisfatto Virgili – avevamo già iniziato ad organizzarci, in linea con le ambizioni societarie, per affrontare l’ipotetico salto che poi è avvenuto. Allestire squadre idonee a competere nei campionati nazionali sapevamo e sappiamo benissimo che richiede del tempo. Abbiamo ancora molto da fare. Un settore giovanile non è fatto solo di risultati o giocatori che si mettono in qualche modo in luce, tramite esordi in prima squadra, mi riferisco ad esempio a Ruani e Santamarianova, o convocazioni in selezioni nazionali, vedi il nostro U17 Bekjri con la Macedonia, o rappresentative”.
“Tanti – ha proseguito Virgili – sono i particolari che creano la mentalità di un calciatore pronto per una società professionistica. Gestire un’emergenza enorme come il Covid quest’anno sicuramente ci ha condizionato e ha messo in difficoltà la nostra organizzazione. Allo stesso tempo ci riteniamo comunque fortunati perché le nostre squadre nazionali sono riuscite comunque ad allenarsi nella maniera più ‘normale’ possibile, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, consentendoci di prepararci al meglio all’esame vero che avremo il prossimo anno”.
“Nella nostra ristrutturazione – ha concluso il Direttore Tecnico – copriamo tutte le categorie. Abbiamo deciso di fare una categoria nazionale in più, l’U16, per dare continuità al lavoro. Un sacrificio che la proprietà ha accolto, comprendendo come fosse una priorità del nostro progetto. Senza dimenticare tutte le categorie dell’attività di base, che hanno ancora un grande valore in una piccola cittadina come Matelica dove l’aspetto sociale riveste ancora una funzione fondamentale. Siamo in un momento di passaggio, cerchiamo di dare continuità sia a chi fa calcio solo per passione sia a chi magari può trasformarla in qualcosa di più”.
“L’unico campionato in corso – ha chiosato Virgili – è quello della Primavera 3. Saremmo ipocriti se dicessimo che non ci interessano i risultati. Non siamo preoccupati delle cinque sconfitte su cinque incontri. In qualche occasione abbiamo preso qualche rete di troppo, ma i ragazzi stanno prendendo confidenza con il campionato ed hanno preso coscienza dei propri errori per non ripeterli. Alla prima stagionale eravamo in vantaggio di due reti con la Ternana, che poi è stata brava a ribaltare l’incontro. Nel mezzo c’è stato poi lo stop per il Covid. Nell’ultimo turno, sabato scorso, ce la siamo giocata fino alla fine con una buona Fermana che ci ha battuto di misura. La squadra sta iniziando a dare delle risposte e sta imparando molto ed in fretta”.