Riflettori accesi in questa occasione su Gianmarco “Zeppo” Zepponi , attaccante esterno classe 2003 e “Mountains” Matteo Monti, portiere classe 2003 entrambi della Primavera 3 di mister Emanuele Liberti.
Da quanto tempo sei al Matelica? Di dove sei?
Zepponi: Sono di Fabriano e ho iniziato a muovere i primi passi nel calcio con la Società del mio paese. In seguito ho vestito le maglie di Recanatese e Gubbio. Questo è il mio terzo anno a Matelica.
Monti: Questo è il mio primo anno in biancorosso. Sono di Tolentino e in precedenza ho sempre giocato per la squadra della mia città.
Come stai vivendo questa esperienza? Che scuola frequenti?
Zepponi: Il campionato nazionale presenta un tasso di difficoltà molto più elevato rispetto a come eravamo abituati gli anni scorsi nella Juniores Nazionale. Ora al primo errore si viene puniti. Un salto di qualità molto alto ma al tempo stesso affascinante. A livello scolastico, dopo tre anni al Liceo Scientifico di Fabriano, sono passato al Liceo a indirizzo Economico Sociale e mi trovo molto meglio, riuscendo a organizzare bene sport e studio.
Monti: Sicuramente il livello è molto alto. Un campionato difficile e stimolante, in cui già si iniziano a intravedere giocatori con la G maiuscola e ci si mette molto alla prova. Frequento l’Istituto Tecnico a San Severino Marche.
Quanto ha inciso il Covid in questa stagione?
Zepponi e Monti: In questo anno e mezzo la pandemia ha cambiato la vita di ognuno di noi sia nello sport che nella quotidianità. Noi, seguendo tutti i protocolli, abbiamo la possibilità di allenarci e giocare e siamo abbastanza fortunati da questo punto di vista rispetto a chi è costretto a casa e può allenarsi solo singolarmente.
Come ti trovi con il mister?
Zepponi: Con mister Liberti mi sono trovato subito bene. E’ sensibile e capisce al volo ogni situazione, arrabbiandosi quando serve, ma al tempo stesso riuscendo anche a sdrammatizzare anche la situazione più difficile. E’ molto alla mano, ma al tempo stesso sa farsi capire, spronandoci sempre a migliorare sin dall’allenamento, per poi riportarlo in partita.
Monti: Con mister Liberti mi sono trovato sin da subito molto bene. Sa toccare le corde giuste e ti sprona sempre a tirare fuori quel qualcosa in più per fare il massimo. E’ molto semplice e diretto, va sempre al dunque ed è per noi un grande punto di riferimento.
Che ne pensi del campionato della prima squadra? Quale è il tuo preferito tra i ragazzi di Colavitto e il tuo idolo sportivo in generale? Per che squadra tifi? Il tuo sogno nel cassetto?
Zepponi: La Serie C è un campionato molto più difficile rispetto alla D, c’è una grande differenza ma i ragazzi di Colavitto stanno facendo molto bene secondo me grazie alla grande compattezza e allo splendido equilibrio che si è creato tra tutte le componenti. Tre sono i miei preferiti: Calcagni, centrocampista completo dotato di ottima corsa e tecnica, Volpicelli, imprendibile palla al piede e Leonetti per il tiro a giro fenomenale. Tifo per la Juve, il mio idolo è Cristiano Ronaldo, ma come modo di giocare mi ispiro a Gnabry del Bayern, esterno eccezionale e grande assist-man. Sogno di giocare a calcio di professione, ma mi piacerebbe anche molto studiare fisioterapia e realizzarmi sotto quell’aspetto lavorativo.
Monti Seguo la prima squadra costantemente e mi piace moltissimo Cardinali. Anche se ha solo qualche anno più di me, ha già vissuto esperienze incredibili ed allenandosi con la Serie A ha già visto dal vivo giocatori top. Tifo per l’Inter, prima di fare portiere ero attaccante, ma sogno di fare della mia passione il mio lavoro. Tra i portieri affermati ammiro molto Gollini, che interpreta bene il ruolo, sapendoci fare con i piedi e con la giusta freddezza.
Cosa porti con te del periodo in cui ti sei allenato con la prima squadra? E di mister Colavitto?
Zepponi: Una grande intensità. Bisogna essere sempre concentrati e sul pezzo, credendo sempre in se stessi perché solo così può arrivare la tua occasione. Non conta l’età ma quanto sei maturato, quanta voglia, umiltà e costanza ci metti. Il resto viene da sé. Mister Colavitto è un tecnico molto preparato ed in gamba, con grandi idee. Prepara al meglio ogni partita e il Matelica gioca sempre a viso aperto con chiunque.
Monti: Ho cercato di rubare quante più cose possibile con gli occhi. Non dimenticherò mai la fortuna di essere portato in panchina al Nereo Rocco di Trieste alla prima stagionale. Un’esperienza e un’atmosfera uniche. Mister Colavitto è un grande tecnico e una persona speciale. Il Matelica al primo campionato tra i Pro ha la sua impronta ed è un piacere vederlo giocare.