Ben tre i protagonisti dell’ultima intervista per la categoria U15: si tratta di Andrea Luciani, centrocampista esterno classe 2007, Andrea Gubinelli portiere classe 2007 e di Matteo Ciarlantini, attaccante classe 2006.
Da quanto tempo è iniziata l’avventura al Matelica?
Luciani: Sono arrivato in questa stagione.
Gubinelli: È la mia prima stagione in biancorosso. Sono di Camerino e prima giocavo nella squadra della mia città.
Ciarlantini: Sono arrivato lo scorso gennaio. Prima giocavo nel San Ginesio.
Che scuola frequenti? Come vieni agli allenamenti?
Luciani: Frequento la terza media a Macerata. Agli allenamenti vengo in macchina.
Gubinelli: Frequento la terza media a Camerino e agli allenamenti vengo in auto.
Ciarlantini: Frequento il Liceo Sportivo a Camerino. Agli allenamenti vengo in pulmino.
Quanto è dura allenarsi senza giocare?
Luciani: E’ abbastanza dura, ma allenarsi serve sempre. Manca la verifica dei nostri progressi, ma dobbiamo comunque ritenerci fortunati del nostro percorso.
Gubinelli: Avevo un piccolo infortunio e ho approfittato di questo periodo per rimettermi bene a posto fisicamente. Un’esperienza comunque bellissima che mi ha insegnato tanto.
Ciarlantini: Allenarsi senza giocare è dura perché manca la parte più bella che è la gara. Comunque abbiamo cercato di gestire al meglio la situazione, compatibilmente con le problematiche portate dalla pandemia.
Che rapporto hai instaurato con il mister?
Luciani: Con mister Latini ho instaurato un bellissimo rapporto. La grinta è secondo me la sua caratteristica migliore. Riesce a tirare fuori il meglio da ognuno.
Gubinelli: Mi trovo molto bene con il Mister. E’ onesto e severo, mi piace il suo modo di allenare. Conosce molto bene il calcio e sa trasmettere i suoi insegnamenti.
Ciarlantini: Con mister Latini mi sono trovato sin da subito molto bene. Mi ha aiutato molto ad integrarmi nella nuova realtà. Aiuta sempre tutti a migliorare.
Chi ti è piaciuto in particolare della prima squadra in questa stagione? Per chi tifi? Hai un idolo o giocatore di riferimento? Sogno nel cassetto?
Luciani: Le punizioni di Volpicelli e i dribbling di Leonetti ci hanno fatto sognare. Tifo per la Juve ma il mio idolo in campo è Salah. Anche io da grande vorrei diventare un calciatore.
Gubinelli: Non ho un preferito in prima squadra. Tifo per Juventus, il mio idolo sportivo è CR7, mentre come portiere ammiro molto Szczęsny. Mi piacerebbe proseguire nel calcio.
Ciarlantini: Impossibile non rimanere estasiati dal sinistro di Volpicelli. Anche io sono mancino quindi la scelta era obbligata. La mia squadra del cuore è l’Inter, il mio idolo sportivo è Mbappé. Sogno di diventare un calciatore professionista.
Perché ti piace giocare a calcio?
Luciani: E’ la mia più grande passione sin da piccolo. Quando si ha un pallone tra i piedi i cattivi pensieri rotolano via.
Gubinelli: E’ uno sport molto più emozionante rispetto a quelli individuali. Ti permette di divertirti e metterti alla prova insieme agli amici.
Ciarlantini: In mezzo al campo ci si sente liberi e leggeri.