Faccia a faccia con mister Tiozzo dopo la vittoria con il Cesena

 

Il Matelica è di nuovo al lavoro al comunale Giovanni Paolo II, i ragazzi sono tornati a sudare guidati da mister Tiozzo e supervisionati da tutto lo staff tecnico al completo. Ovvio che oggi è ancora impressa nei volti dei protagonisti la vittoria di ieri con il Cesena.

Il tormentone estivo che ha riempito le pagine dei giornali sportivi è stato l’inserimento delle nobili decadute dal professionismo nella massima serie dei dilettanti; al Matelica che è stato inserito nel girone F di serie D, è toccato il R.C. Cesena.

Alla terza giornata (ndr ieri) è arrivata in casa Matelica la corazzata bianconera di mister Angelini, i biancorossi hanno dovuto fare a meno di capitan Angelilli e di Lo Sicco, erano entrambi un po acciaccati, ma stanno lavorando e saranno a disposizione  per la prossima sfida.

Dunque mister Tiozzo, oggi è un altro giorno ma la partita di ieri ha regalato una grande gioia a tutto l’ambiente,  in primis ai ragazzi, allo staff tecnico e al presidente Canil;  in che cosa il Matelica, secondo Lei,  è stato più bravo del Cesena?

Voglio sottolineare che lo 0-0 del quale tutti parlano sarebbe stato meritatissimo, mentre la vittoria per 1-0 è stata più che meritata, perché giocare con così tanta personalità contro una squadra attrezzata come il Cesena vale molto di più dei potenziali tiri in porta  e noi il tiro in porta decisivo lo abbiamo stoccato al momento giusto…al 95′.

E’ soddisfatto del gioco espresso ieri?

Sono molto soddisfatto perché li abbiamo affrontati con il palleggio, tenendo lontano il più possibile i loro grandi attaccanti dalla nostra porta, e in fase difensiva spesso abbiamo avuto il coraggio di attaccarli alti e concedere loro la sola palla lunga su Ricciardo.

Il goal di Filippo Franchi, che è arrivato  sul fischio finale,  lo considera un colpo di fortuna o il giusto premio perché  “il Matelica non molla mai”?

Assolutamente credo che nel calcio la fortuna vada cercata e inseguita, il fatto che Santiago Dorato sulla punizione in favore degli avversari si trovasse dapprima sulla zona a difendere, e subito dopo ad attaccare la respinta vincendo il rimpallo che ha spedito Franchi in porta, non si può considerare fortuna ma…piuttosto lo definirei  il “non mollare mai”

In alcune frazioni di gioco in campo ha schierato 5 under, un rischio o una scelta tattica?

Sicuramente una scelta tattica, perché in quel momento della partita durante il quale le squadre si stavano allungando anche per la stanchezza, in quegli spazi, l’inserimento di Franchi  che è un giovane può fare la differenza e così è stato.

Si può parlare finalmente di “squadra” dopo i tanti nuovi arrivi di quest’anno?

Una squadra può e deve sempre migliorare, chiaro che la compattezza e le idee viste ieri mi soddisfano parecchio ma la mia visione  di calcio mi spinge a non porre limiti di miglioramento.

 

 

 

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