Un po’ di delusione dopo la gara con la Civitanovese per il gol subìto all’ultimo istante. Un prestazione convincente, ma la consapevolezza che poteva fare ancora meglio e meglio si potrà fare. Un inizio di stagione in cui si è saputo mettere in luce in una rosa di qualità, nonostante sia tra i più giovani. La sicurezza di un “over” prestata a un giocatore che è ancora under. Questo, ma anche molto altro risponde alla descrizione del terzino sinistro Luca Bartolini, nato l’1 giugno 1997, arrivato alla S.S.Matelica durante l’estate.
Luca, com’è stato questo inizio di settimana?
“Per la prima volta dall’inizio del campionato domenica siamo tornati negli spogliatoi con un po’ di rammarico. E’ stata una beffa. Anche io sono stato dispiaciuto perchè magari avrei potuto fare di più, evitare un’ingenituità che poi ha portato al gol. Domenica sera ci ho pensato tanto, ma i i miei compagni mi hanno subito rassicurati, ci siamo subito sentiti tutti e abbiamo voglia di rimetterci subito a lavorare con grande concentrazione e ancora più cattiveria agonistica”.
Hai iniziato la stagione molto positivamente…
“Sono contento per quello che sto facendo. La mia volontà è di crescere sempre di più e già sento di avere avuto dei suggerimenti preziosissimi. Dalla mia parte a sinistra, in difesa, c’è Di Maio che è un compagno di squadra dal quale cerco di prendere tanto esempio e di cogliere consigli utilissimi per migliorarmi”.
La tua avventura a Matelica com’è iniziata?
“L’ho fortemente voluta. Sono arrivato con motivazioni da vendere questa estate ed è una scelta che rifarei di nuovo. Quando c’è stata la possibilità di venire qui questa estate e ho sentito dell’interessamento della società verso di me, sono stata contentissimo, mi brillavano gli occhi. Da subito mi hanno detto che volevano investire su di me e io mi sento di voler ripagare in piena tutta la fiducia che mi la società mi sta dando”.
Nonostante tu sia giovane, hai già fatto diverse esperienze importanti. Qual è il ricordo più bello?
“Il più importante è quando abbiamo sfiorato lo scudetto con gli Allievi Nazionali, qualche anno fa. Il Fano era in C2 e arrivammo alla finalissima, perdendo con l’Albinoleffe. Un altro ricordo bello è l’inverno successivo quando sono stato alla Sampdoria”.
Ti sei diplomato a giugno, giocando da quando eri piccolo, come sei riuscito a portare avanti anche la scuola?
“Ho cercato di farcela. Diciamo che serve fare dei sacrifici, però con impegno alla fine me la sono sempre cavata e mi è andata bene. Per il momento adesso vorrei concentrarmi solo sul calcio, poi chissà. Non escludo che potrei iniziare l’università, ma desso voglio pensare solo al Matelica”.
Qual è il tuo sogno?
“Arrivare il più in alto possibile. Io onestamente mi vedo nel calcio e cercherò di fare tutto il possibile per realizzare questo mio sogno”.
Chi è il tuo modello?
“Il primo in assoluto è stato Del Piero e lo è tutt’ora. Anche se giochiamo in ruoli diversi, se penso a uno sportivo da prendere a esempio, guardo a lui”.
Col pensiero al big match con la Vastese, come va preparata una partita così?
“Gli stimoli sono a tremila. Non la temiamo, ma sappiamo che sono una squadra forte e che impegnerà parecchio il mio reparto (la difesa) visto che hanno l’attacco migliore del campionato. Noi cercheremo di non lasciare spazi e di affrontarla con grande convinzione”