E’ indubbiamente un giovane di belle speranze che si sta mettendo in luce dimostrando di crescere di partita in partita. Il terzino destro Davide Candolfi, nato il 4 marzo 1998, è arrivato alla S.S.Matelica la scorsa estate e si sta rivelando una delle scommesse che la società biancorossa sta vincendo. Cresciuto nel settore giovanile di Polverigi, il paese in cui abita in provincia di Ancona, è passato nel settore giovanile del Gubbio con cui ha giocato nei Giovanissimi e Allievi Nazionali , esordendo lo scorso anno in Eccellenza con la Biagio Nazzaro da titolarissimo. Domenica, nella gara contro il Monticelli, ha disegnato un cross perfetto per il suo compagno di squadra Evacuo che ha poi segnato la rete del vantaggio.
Una vittoria necessaria quella contro il Monticelli, non solo per la classifica?
“Si, assolutamente. Dovevamo e volevamo riscattarci dalla domenica precedente e solo una vittoria poteva farci ritrovare la serenità e l’entusiasmo necessario per affrontare al meglio i prossimi giorni di preparazione alla prossima partita”.
Sei un under che rappresenta un punto di forza per la squadra visto che in serie D i giovani hanno un ruolo importante in squadra…
“Penso che tutti noi giovani ci stiamo comportando bene. Cerchiamo di impegnarci e fare la nostra parte sempre e io mi sento responsabile quanto un grande sia nel bene che nel male perchè sarebbe troppo facile giustificarmi con l’essere giovane se vado meno bene”.
Sei arrivato alla S.S.Matelica questa estate. Cos’hai pensato quando sei stato cercato dalla società?
“Sono stato molto contento perchè ero stato cercato anche da altre società, ma arrivare qui e poter giocare con una società ambiziosa con un obiettivo importante è il top e la scelta migliore che potessi fare”.
Che differenza hai trovato tra l’Ecellenza e la serie D?
“Fare la serie D in una società come il Matelica sicuramente penso sia diverso da altre realtà perchè ho dei compagni di squadra che sono dei giocatori molto forti, esperti, dai quali ho tanto da imparare e da prendere spunto”.
Stai dando prova di crescita, tant’è che hai trovato spazio in squadra pian piano e da diversi mesi sei irremovibile…
“Di questo sono molto felice. All’inizio non era facile, perchè ovviamente tutti vorremmo giocare. Sono andato anche diverse volte in tribuna, ma è normalissimo, anzi, serve anche questo alla mia età per fortificarsi lavorare ancora di più e avere pazienza. Quando sono stato chiamato in causa ho cercato di dare tutto e di mettermi alla prova. Oggi riconosco che sono cresciuto molto, rispetto all’inizio”.
Come nasce la tua passione per il calcio?
“In realtà da piccolino lo odiavo. Facevo nuoto e non volevo sentir parlare di pallone. Poi un po’ mio zio, un po’ vedendo alcuni amici di scuola quando avevo nove anni ho voluto provare ed è diventata la mia passione più grande”.
Il tuo sogno?
“Magari diventare un calciatore professionista. Cercherò di metterci tutto l’impegno possibile per farcela”
La tua famiglia ti sostiene?
“Si e devo ringraziarla tantissimo perchè i miei genitori fanno tanti sacrifici per me. Mia mamma viene a prendermi tutti i giorni a scuola per poi portarmi dove mi aspettano i miei compagni di squadra con cui vado a Matelica”.
Che squadra tifi?
“L’Inter”.
Il giocatore a cui ti ispiri?
“Non mi ispiro a lui, ma mi piace tanto Florenzi che quest’anno è stato sfortunato, ma è un gran giocatore”.
Come affronterete i giorni di lavoro che vi separano dalla sfida con la Fermana del 19 marzo?
“Penso che questa settimana ci servirà per allenarci con serenità, anche grazie alla vittoria di domenica scorsa. Poi dalla prossima, invece, ci sarà la massima concentrazione per prepararci al meglio a quella sfida: crediamoci”.