In archivio la seconda edizione del Soccer Camp biancorosso

Edizione super positiva la seconda del Soccer Camp del Matelica, andata in archivio con la piena soddisfazione della Società e di tutti i partecipanti, nel pieno rispetto di tutte le norme igienico sanitarie, nonostante le incertezze iniziali legate alla situazione.
Due settimane di passione e divertimento nelle quali i partecipanti (dai 6 ai 14 anni ), dopo tanti mesi lontani dall’attività sportiva, hanno finalmente ripreso contatto con il campo e il gioco, del calcio ma non solo.

Infatti il Camp biancorosso anche quest’anno si è contraddistinto per le sue attività extracalcistiche, come l’uscita alla piscina di Camerino con i suoi spazi all’aperto e le Olimpiadi del Camp.

“Attività – ha dichiarato il Responsabile del Settore Giovanile Omar Ippoliti – attraverso le quali cerchiamo di far divertire, vivere il gruppo e imparare ai ragazzi a gestire le regole. I partecipanti al Camp vivono anche tanti momenti di condivisione, come la gestione dello spogliatoio, il pranzo e, in alcune circostanze, anche la creazione di vere e proprie sedute di allenamento che sono fondamentali e aiutano tantissimo il loro percorso di crescita”.

Anche al termine della seconda settimana è andata in scena la consueta cerimonia di premiazione finale, con consegna di attestati e medaglie personali, in più le consuete coppe per le gare interne, IL RE DEI RIGORI e il premio FEDELISSIMO.

“Debbo ringraziare Omar Ippoliti che ha seguito con responsabilità e diligenza tutto il percorso dei ragazzi. Ringrazio Romina che ha curato la segreteria, tutti gli istruttori che si sono intercambiati nelle due settimane per far sì che i ragazzi avessero il meglio da questa esperienza. Ringrazio i genitori – ha commentato la DG Roberta Nocelli – che ci hanno affidato i loro figli nonostante la situazione delicata. Abbiamo cercato di far riappropriare i nostri ragazzi degli spazi che competono loro. Siamo soddisfatti della riuscita e di momenti di gioia, sport e condivisione che anche quest’anno siamo riusciti a far vivere loro e che vanno sempre migliorati e portati avanti nel tempo”.

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