E’ pronto a scendere in campo domani (domenica) il Matelica 14,30 contro l’Avezzano. La settimana è trascorsa con un clima disteso, ma non privo di concentrazione. D’altronde la neopromossa abruzzese si è ritagliata gara dopo gara un posto tra le big e si presenta oggi al Comunale con un punto in più del Matelica e reduce dal successo contro il Campobasso. Come affrontare un partita del genere: “L’atteggiamento deve essere lo stesso combattivo che dalle immagini ho visto domenica scorsa – dice il presidente Mauro Canil – Bisogna mettere in campo più cattiveria e meno ingenuità, quella che spesso abbiamo pagato a caro prezzo lasciando per strada qualche punto che indubbiamente ci pesa perché lo meritavamo. Ogni partita è una battaglia e non finisce fino a che l’arbitro non fischia quindi, sempre nel pieno rispetto dell’avversario non dobbiamo mai tirarci in dietro. Ho fiducia in questo Matelica e i ragazzi sanno quello che devono fare”. Come si aspetta l’Avezzano? “Sicuramente una squadra importante, con grande entusiasmo. Ha giovani molto interessanti e mi auguro solo che non venga qui, come ha fatto il San Nicolò, chiudendosi dietro a difendere e basta”. Dunque guardando alle scelte di mister Clementi, come più volte anticipato in settimana, non ci sarà l’attaccante Jachetta, fermo per infortunio, ma con lui si è fermato anche il baby centrocampista Spitoni, out per un leggero affaticamento. La sensazione è che l’11 iniziale possa essere lo stesso schierato con la Sambenedettese, il che significherebbe rivedere i biancorossi in campo col 4-3-3. Qualche dubbio per il tecnico ci sarebbe solo sulla presenza dell’attaccante Bondi dal primo minuto, il che significherebbe lasciare in panchina Giovannini e, per la regola degli under, si sacrificherebbe nella retroguardia il terzino Frinconi, al posto del quale tornerebbe il difensore Boskovic. Esposito dovrebbe figurare sin dall’inizio a fianco a Picci, prima punta dell’ipotetico tridente. A centrocampo Girolamini, fresco di ritiro in rappresentativa, tornerebbe sull’esterno, affiancando Borgese e Moretti.
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