Si definisce un “contiano”, rivedendo nel suo carattere quello di Antonio Conte, ed è pronto a iniziare la nuova avventura alla S.S.Matelica. L’allenatore Luca Tiozzo, nato nel 1981, sta vivendo il suo primo mese a Matelica facendo la spola tra le Marche e il Veneto, sua regione d’origine. Insieme al direttore sportivo Andrea Maniero, il tecnico biancorosso sta lavorando alla costruzione della prima squadra che affronterà la prossimo stagione di serie D. E’ lui a parlare di “scelte fatte in sintonia” col ds, ma anche dell’ambiente, a lui nuovo, ma man mano sempre più familiare.
Mister Tiozzo dovendo descriverti, che allenatore sei?
“Credo molto nel gruppo, inteso insieme all’allenatore, non solo della rosa. Mi è capitato di instaurare dei rapporti molto belli con i ragazzi che ho allenato e io sono pronto a dare tutto. Gli allenatori a cui guardo e cerco di rifarmi sono Antonio Conte e Diego Simeone”.
Mister Tiozzo come sta trascorrendo questo primo periodo a Matelica?
“Non sono ancora fisso a Matelica a stiamo venendo giù col ds ogni settimana. Le prime sensazioni sono positive, mi trovo in una società seria, reputazione raggiunta grazie al lavoro fatto in questi anni e con persone disponibili. Sto conoscendo l’ambiente e il ritiro (dal 18 luglio) servirà proprio per immergersi a pieno nella realtà matelicese e conoscere ancora meglio tutti coloro che vi ruotano intorno. E’ un ambiente in cui si può fare bene e si può crescere, tutti, io in primis”.
Dove si svolgerà il ritiro?
“Ho espresso la volontà di farlo a casa nostra per poterci inserire a pieno nell’ambiente che abiteremo insieme alla squadra. Penso serva anche per far crescere un maggiore senso di appartenenza che non deve mancare. Non ultimo, abbiamo strutture all’avanguardia proprio qui a Matelica che vogliamo sfruttare a pieno visto che il nuovo campo è stato realizzato meno di un anno fa”.
Come state procedendo nella scelta dei giocatori?
“Sarà una squadra giovane, ma formata da giocatori molto validi, non alle prime armi. Ho manifestato l’intenzione di voler partire dagli uomini e da giocatori che scelgono di venire a Matelica, non devo convincere nessuno. Sto parlando ad uno ad uno con i giocatori con cui lavorerò e con cui le trattative sono anche ben avviate”.
I primi tre arrivi Meneghello, Malagò e Angelilli li conosce già, come li descriverebbe?
“Sono ragazzi di cui mi posso fidare, ma mi riferisco all’aspetto tecnico, oltre che umano. Con Meneghello e Angelilli abbiamo lavorato insieme ad Abano. Si tratta di giocatori che fanno al caso mio, danno tutto in campo e hanno fame. Come gli altri che arriveranno: saranno sempre giocatori in cui credo tanto. Anche Malagò è un giocatore validissimo e che vedo bene nella mia squadra. Ci sono tanti aspetti che io guardo e ai quali sono attentissimo, quasi malato”.
In porta opterà per il portiere under?
“Si, in porta ci sarà un portiere under e ci stiamo muovendo anche in quella direzione col preparatore dei portieri”.