Salvatore Santeramo si racconta

Salvatore Santeramo classe 1995 è un difensore centrale arrivato a Matelica in pieno mercato estivo, proveniene da Cava dei Tirreni ed ha approcciato subito bene con l’ambiente Matelicese.

Salvatore per te è la prima stagione al Matelica, come ti trovi?

Matelica è una piccola cittadina molto accogliente con persone disponibilissime. Qui si vive molto bene è un posto a misura d’uomo, proprio per questo ho portato con me ho portato la mia compagna e mia figlia, ed ho avuto la fortuna di  incontrare persone sempre gentili e disponibili con noi che ci hanno permesso sin da subito di integrarci alla grande. Mi sono trovato a mio agio, sia con la società che con la città anche se viviamo lontani da casa e dai nostri affetti.

Anche questa settimana tre impegni importanti, poi il 28 la Coppa Italia, è dura restare concentrati? Risentite anche dello stress fisico?

Sicuramente non è facile avere degli impegni così ravvicinati, si spendono tantissime energie sotto ogni punto di vista. Finora abbiamo dimostrato di poter affrontare ogni battaglia, quello che conta è scendere in campo con la mentalità giusta.

Quale clima si respira nello spogliatoio?

Per me lo spogliatoio è sacro, è il posto dove possiamo trovare conforto tra di noi e sicuramente in questo momento si respira un bel clima.

Come è il rapporto tra voi giocatori e lo staff tecnico?

Siamo un gruppo di persone davvero affiatato, una squadra compatta e unita sia dentro il campo che fuori, infatti spesso ci troviamo in parecchi per condividere la giornata lontano dal rettangolo verde di gioco. Con lo staff c’è molto rispetto e cordialità perché abbiamo ben chiaro il concetto che lavorando insieme possiamo fare bene, diciamo anche che la professionalità di tutto lo staff è davvero elevata e questo ci permette di arrivare sempre preparati.

Domani il Francavilla che partita sarà?

Il Francavilla senza ombra di dubbio ha un potenziale di squadra molto importante, organizzatissima e molto molto forte. E’ un avversario ostico con giocatori di categoria e sicuramente preparerà al meglio la gara. Quella di domani sarà una partita molto combattuta ma allo stesso tempo bella, quello che ci diciamo sempre tra di noi è che ogni partita è una battaglia.

Cosa ne pensi del Matelica capolista?

C’è dietro un duro lavoro quotidiano che svolgiamo sempre al massimo senza mai guardare la classifica, non ci interessa, pensiamo a disputare al meglio ogni partita. I risultati ci danno la spinta per fare sempre i più, per andare in campo ogni volta con la fame giusta.

Ogni vittoria un selfie, come è nata questa idea e cosa rappresenta per voi?

Sinceramente è nata così per condividere un momento felice con tutti coloro che ci sostengono, dal Presidente ai raccattapalle che ad ogni partita sono sempre presenti, adesso come adesso non vediamo l’ora di farcelo a fine partita come fosse diventato un marchio di fabbrica.

Finora qual è stato l’avversario più forte che avete incontrato?

Ritengo che l’avversario più forte fino ad ora sia stato il SN Notaresco, una squadra molto ben organizzata in campo con importanti individualità.

 

 

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