Protagonista di oggi la formazione Under 15 del Matelica allenata da mister Nicola Latini.
Riflettori su Giovanni Morettini, difensore esterno classe 2006 e su Riccardo Filipponi, centrocampista esterno classe 2006.
Da quanto tempo sei al Matelica?
Morettini: Questo è il mio quinto anno in biancorosso. In precedenza ho giocato con la squadra della mia città, il Fabriano e poi con la Jesina.
Filipponi: Sono arrivato quest’anno. Sono di Apiro. Prima militavo con la San Francesco Cingoli.
Come stai vivendo questa esperienza? Che scuola frequenti?
Morettini: Sono entusiasta di disputare per la prima volta un campionato nazionale. Siamo una bella squadra, capace di dare filo da torcere a chiunque e farci rispettare su ogni campo. Frequento il Liceo Scientifico di Fabriano e agli allenamenti mi reco con il pulmino.
Filipponi: Mi sono trovato subito molto bene, sono stato subito accolto alla grande. Frequento l’Istituto Agrario a Macerata e per venire agli allenamenti faccio avanti e dietro con la macchina.
Quanto è dura allenarsi senza giocare?
Morettini: Ogni calciatore vive per il momento della partita. I frutti del duro lavoro svolto in allenamento si vedono in quei 90’. Comunque impegnarsi e provare a fare sempre di più e meglio non è mai fatica sprecata. Allenarsi ci dà comunque la possibilità di giocare a calcio e di divertirci con i compagni. In un momento difficile come questo è già tanto.
Filipponi: Tanto. Ti alleni, dai tutto durante la settimana, ma manca la parte più bella. Quella in cui ti metti alla prova, ti diverti con i compagni e verifichi il tuo livello ed i progressi.
Come ti trovi con il mister? Che obiettivo ti sei dato, personale e di squadra?
Morettini: Mi trovo molto bene con mister Latini. Mi piace molto il suo modo di allenare. Ci ha fatto capire l’importanza della tecnica e della qualità in campo, l’importanza di saper giocare con entrambi i piedi e di saper mettere il compagno nelle migliori condizioni. Ogni volta che siamo scesi in campo lo abbiamo fatto per vincere. A livello personale, spero di diventare più completo.
Filipponi: Con mister Latini ho stretto un bel rapporto. Mi piace il suo modo di spronarci ogni giorno alla crescita sia mentale che fisica che caratteriale. Anche per me è il primo campionato nazionale. L’obiettivo era di migliorare tecnicamente e di arrivare più in alto possibile.
Chi ammiri in prima squadra? Per che squadra tifi? Il tuo sogno nel cassetto?
Morettini: Seguo la prima squadra ma non ho un giocatore di riferimento. Sono molto felice del cammino dei ragazzi di mister Colavitto. Il fatto che siano riusciti a conquistare e tenersi stretta la Serie C ci dà la possibilità di disputare i campionati nazionali che sono una vetrina e un banco di esame molto importanti. Il mio idolo calcistico, essendo italo- brasiliano, è Pelè. Sulla sua figura ho fatto la tesina per l’esame di terza media. Il mio sogno più grande sarebbe vincere i Mondiali, la manifestazione calcistica più importante per un giocatore. Tifo per l’Inter.
Filipponi: Seguo la prima squadra, ma non ho un giocatore preferito. Mi sembrano tutti davvero forti. Sono un tifoso della Juve e sogno un giorno di arrivare a esordire in Serie A, magari con la maglia della mia squadra del cuore.